venerdì 23 agosto 2024

I Borghi del Gusto lungo le strade ferrate - A Fossalta di Portogruaro il Bar alla Stazione


La stazione di Fossalta di Portogruaro era una stazione del Veneto che si trovava sulla linea ferroviaria Venezia - Trieste.

La stazione venne aperta all'esercizio il 31 dicembre 1888 quando venne aperto il tratto ferroviario che collegava la stazione di Portogruaro con la stazione di San Giorgio di Nogaro provenendo da Venezia. Dal cambio di orario di dicembre del 2004, non è più servita da alcun treno, la definitiva sospensione avvenne nel 2009.[




I giornalisti di Borghi d'Europa hanno visitato il Bar alla Stazione, per l'iniziativa  I Borghi del Gusto 

lungo le strade ferrate.

La visita ha rivelato un locale vivo, pieno di iniziative, con una scelta di vini ben ispirata.

Molte le serate con la musica, a conferma di una vitalità sorprendente.


martedì 30 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – I treni storici in Friuli Venezia Giulia (8)


Nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, la rete d'informazione Borghi d'Europa

costruì, con un paziente lavoro di ricerca, il Percorso Le Ferrovie (non ) dimenticate .

Il Percorso si occupa del futuro delle ferrovie abbandonate, proponendo il loro recupero

come ferrovie turistiche o come ciclovie.

Nel 2019, nella sede del Parlamento Europeo di Milano,Borghi d'Europa presentava ufficialmente una 'griglia' di ben 12 Percorsi internazionali.

Fra questi 'Le ferrovie (non) dimenticate', proponeva una rete di 'Borghi del Gusto lungo le strade ferrate', con 40 tappe ispirate alle Vie del Gusto, in sei paesi europei e 10 regioni italiane.

Attraverso la speciale lente dell'informazione 'ferroviaria', vengono così valorizzati i borghi e le loro specificità storiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche.



E’ ripartita la stagione dei treni storici in Friuli – Venezia Giulia: nel 2024 sono previsti ben 28 eventi che interesseranno le più belle linee della Regione con l’obiettivo di promuovere il territorio e dare valenza turistica alle tratte.


L’iniziativa è dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture in collaborazione con Fondazione Ferrovie dello Stato e il contributo degli Enti Locali, dell’Associazionismo locale e di settore e il supporto organizzativo di PromoTurismoFVG per le azioni operative di valorizzazione di promozione del territorio.


Domenica 14 aprile da Treviso a Gemona ha viaggiato il Treno degli Alpini ,organizzato in occasione del 10° Raduno del battaglione alpini “Gemona”.


L’appuntamento successivo domenica 21 aprile: il Treno Trieste e il Mare ha viaggiato da Pordenone a Trieste, passando per Udine, Gorizia e Monfalcone. Si è andati alla scoperta delle bellezze del capoluogo regionale ripercorrendo gli aspetti storico e sociali dello sviluppo legato al Porto e alla tradizione marittima. Infine, il terzo evento il 28 aprile con il “Treno della Contea di Gorizia” sull’itinerario Treviso – Sacile - Pordenone - Udine.


I biglietti per viaggiare a bordo dei treni storici in Friuli – Venezia Giulia sono acquistabili su tutti i canali di vendita di Trenitalia.




In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.


Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.


Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.


La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.


Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.


Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.


Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.


La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.


lunedì 5 giugno 2023

Eurovinum – I vini De Lorenzi di Pravisdomini nella storia dei Percorsi Europei


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa avevano iniziato il loro viaggio nel Friuli Occidentale nel lontano 1991, quando una visita di Luigi Veronelli aveva portato alla realizzazione di un ricco e articolato inserto nella rivista L'Etichetta.


Pravisdomini era stato uno dei borghi visitati : l'incontro con i vini di De Lorenzi era stato una delle piacevoli soste del gusto.

Il tempo scorre ma non cancella i buoni ricordi : ecco che il Friuli Occidentale ritorna nelle corde dell'informazione grazie al progetto di recupero come ciclovia della Ferrovia Motta di Livenza-San Vito mal Tagliamento.


La nascita del progetto l'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), rimette al centro due Percorsi : la Via delle Abbazie (Percorsi della Fede), che tocca Pravisdomini,San Vito al Tagliamento,Sesto al Reghena, Moggio Udinese e Manzano (Corno di Rosazzo) e le ferrovie abbandonate.


La speciale Via del Gusto di Borghi d'Europa inserisce l'Azienda di Pravisdomini nel cammino della rete internazionale : la sede è lungo il tracciato della nuova ciclovia e il 2023 celebra una ricorrenza di tutto rispetto, il 50° della fondazione dell'Azienda stessa.

Dieci degustazioni entro la fine del 2024, con l'intervento di giornalisti della stampa nazionale e internazionale, accompagneranno i prodotti e le eccellenze del territorio.




Al centro della storia aziendale, la sostenibilità.

“Nella realizzazione dei nostri vigneti abbiamo dedicato particolare attenzione all’ambiente, privilegiando un’agricoltura attenta e sostenibile: bassa produzione per ettaro e alta qualità delle uve.

Il territorio

Nella conduzione del vigneto utilizziamo le migliori tecniche agronomiche. Con la scelta del diserbo meccanico, al posto di quello chimico, preserviamo nel verde dei filari la flora e la fauna locale. L’impianto fotovoltaico ci assicura l’autosufficienza energetica e grazie al depuratore le acque impiegate in azienda servono alle necessità del vigneto.

Risorse idriche

Per la naturale conformazione del terreno, particolarmente adatto alla coltura della vigna, non ci sono esigenze di irrigazione dei vigneti. Inoltre ci siamo dotati di un moderno impianto di depurazione delle acque di scarico senza l’utilizzo di prodotti chimici. Le acque depurate vengono riutilizzate nei vigneti.

Energie rinnovabili

Abbiamo deciso di contribuire concretamente al risparmio energetico dotando la nostra cantina di un impianto fotovoltaico da 20 kw. Sopperiamo così interamente alle nostre necessità energetiche, nel rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda. Controlliamo in tempo reale la produzione di energia ed i quantitativi di CO2 che non vengono immessi in atmosfera. Tutto il nostro processo produttivo è orientato ad un basso impatto ambientale e alla ricerca di un continuo miglioramento dello standard qualitativo.

Studiamo i processi biologici per sfruttare al meglio le potenzialità di materie prime naturali senza dover ricorrere all’utilizzo di additivi chimici. La nostra cantina si avvale delle tecnologie di bioenologia per la produzione e lavorazione dei propri vini, impiegando componenti esclusivamente naturali per migliorare e rendere più genuini e duraturi tutti i nostri prodotti. “


“I vini che abbiamo degustato fin dagli anni '90 – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa -, rendono per davvero ogni singolo bicchiere unico e indimenticabile.”

De Lorenzi, legati alla Terra come la vite, dal 1973

mercoledì 26 aprile 2023

I Borghi del Gusto lungo le Strade Ferrate – Rivanazzano Terme e il Ristorante Albergo Selvatico

  Riprende il cammino del Percorso Internazionale Le ferrovie dimenticate, che Borghi d'Europa propone nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica).


Nel 2023 verrà ulteriormente approfondito il viaggio dei Borghi del Gusto lungo le strade ferrate, iniziato nel 2018 in occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio culturale.

Sei i Paesi europei coinvolti : San Marino, Croazia,Slovenia, Austria,Svizzera (Canton Ticino e Valposchiavo e Italia.


Il Nordest prevede nove tappe : sette in Veneto e due nel Friuli Venezia Giulia.

Le altre regioni italiane coinvolte sono la Lombardia, l'Emilia Romagna, le Marche, il Molise, la Puglia, la Calabria e la Basilicata.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno fatto una sosta a Rivinazzano Terme, al

Ristorante Albergo al Selvatico, per l'azione I Borghi del gusto lungo le strade ferrate.



La stazione di Rivanazzano, posta lungo la ferrovia Voghera-Varzi, serviva il comune di Rivanazzano.


La stazione ferroviaria fu attivata il 25 dicembre 1931, contestualmente all'inaugurazione della ferrovia, a cura della Società Anonima per la Ferrovia Voghera-Varzi (FVV).


L'Albergo Ristorante Selvatico esiste dal 1912.


Poco prima della guerra, nel 1940 tale società venne fusa con la Società per le Ferrovie Adriatico Appennino (FAA) che rilevò la gestione della stazione. Durante il conflitto la ferrovia subì pesanti danni, tanto da costringere nel 1944 la FAA a sospendere l'esercizio.


Riattivata a guerra finita, e ripreso l'esercizio, con decreto ministeriale n. 4305 del 9 dicembre 1965 si dispose la soppressione della ferrovia nell'ambito della politica dei cosiddetti "rami secchi"; la stazione fu dunque formalmente soppressa il 1º agosto 1966 .


Dopo la chiusura il fabbricato viaggiatori fu riconvertito in abitazione privata.


La stazione in una cartolina d'epoca

sabato 5 novembre 2022

Lungo le strade ferrate – Osteria del Binario a Zagonara di Cotignola

 



 

Zagonara di Cotignola, piccolo borgo agricolo nel cuore della Bassa Romagna. Appena fuori città, a poche pedalate se volete, ma in uno scenario rurale d’altri tempi in cui pace e poesia sembrano aver trovato la propria dimora secolare.


Qui potrete incontrare l'Osteria del Binario. "La cornice ideale per il nostro concetto di ristorazione: termine questo, che non significa semplicemente condurre un ristorante ma, con un po’ di presunzione, fornire ristoro, rinfrancare, riproporre il piacevole legame con queste terre generose e piene di vita. "


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno voluto inserire il locale nella rete dei Borghi del Gusto lungo le strade ferrate, che caratterizza il Percorso Internazionale Ferrovie non dimenticate.


Zagonara (Zagunéra in romagnolo) è un piccolo centro abitato di meno di cinquecento abitanti nel comune di Lugo, sebbene una parte sia sotto il comune di Cotignola.

La stazione ferroviaria di Cotignola è attiva sulla linea Faenza-Lavezzola.

Ma ritorniamo alla Osteria del Binario.

"Da un ricco menù del territorio potrete gustare le ricette tipiche della tradizione contadina, rivisitate con creatività ed in armonia con la stagione in corso. Così come i tanti stuzzicanti

prodotti del generoso Appennino Romagnolo. Dalla pasta all’uovo preparata dalle nostre esperte sfogline, ai tagli di carne di prima scelta, accompagnati da fresche verdure a chilometro zero e da una vasta selezione di formaggi delle più svariate stagionature e preparazioni, sapremo darvi un assaggio della vera Romagna, quella più conviviale e godereccia (o, come si dice da noi… “lova”!).


Un consiglio spassionato?

Provate i dolci, la ciambella o la biscotteria: è tutto di produzione rigorosamente artigianale, specialità di Chef Valentina.

Abbinati, perchè no, ad un buon calice di albana passito, un distillato della “Pregiata Selezione” o un liquore dolce della casa. Gianduia, fondente, zabaione, caramello, liquerizia e tante altre originali proposte disponibili ogni giorno a sorpresa.


domenica 31 ottobre 2021

Le Ferrovie Dimenticate a Ponte Priula – La Via del Gusto ci porta al Salumificio Spader e ai vini di casa Ceotto


Borghi d'Europa ha proposto un incontro di informazione sul tema delle ferrovie dimenticate a Ponte Priula.

L'intervento del Presidente Renzo Lupatin (fondatore della rivista La Vaca Mora), ha ricordato come dal piazzale della Stazione di Susegana partisse la tranvia diretta a Pieve di Soligo.

La tranvia Susegana-Pieve di Soligo era un impianto noto per il trasporto dei passeggeri e delle merci che a partire dal 1913 prese ad attraversare la valle del fiume Soligo. Gravemente danneggiata a causa della Grande Guerra, durante la quale la sede era stata utilizzata per l'impianto di una ferrovia di interesse bellico, la tranvia passò di mano nel 1921 per poi venire formalmente soppressa nel 1931.



La tranvia, a scartamento metrico, aveva origine nella frazione di Susegana denominata Ponte della Priula, che ospitava la stazione ferroviaria cittadina, con un capolinea situato nelle immediate adiacenze della stessa denominato "Susegana Ferrovia"; nella piazza non era presente alcun cappio di ritorno: i treni retrocedevano fino alla stazione per invertire la marcia. Superato il tempio votivo, nelle cui adiacenze era edificata la rimessa tranviaria, i convogli incontravano poi la stazione tranviaria vera e propria, "Susegana Stazione", per poi dirigersi in direzione nord ovest.



Erano dunque servite, in successione, le fermate intermedie di Colfosco, Falzè di Piave (indicata negli orari dell'epoca con la grafia "Falsè") e Barbisano.



Giunta a Pieve di Soligo, la tranvia presentava una stazione in via Lamberto Chisini, il cui fabbricato è tuttora esistente e presso la quale esisteva una seconda rimessa, per poi effettuare capolinea nella centrale piazza Vittorio Emanuele II, ov'era presente anche un deposito di rotaie raccordato, ospitato dell'edificio poi sede della Cassamarca.



Materiale rotabile

Il parco trazione della tranvia era costituito da tre locomotive a vapore di tipo tranviario numerate 71÷73, costruite dalle officine di Saronno su disegni e licenza della Maschinenfabrik Esslingen; dopo la cessazione della guerra, nel 1918 le stesse furono trasferite a Udine per il prestare servizio sulla tranvia Udine-San Daniele.



Il materiale rimorchiato comprendeva tre carrozze passeggeri di seconda classe e due miste di prima e seconda classe, cui si aggiungevano cinque carri chiusi e cinque aperti per il trasporto merci.

L'inaugurazione della tranvia in una nota cartolina d'epoca


Quadro orario della tranvia nel 1915

La stessa fu peraltro ricostruita provvisoriamente in forma di ferrovia militare, con uno scartamento rispetto al quale le fonti non concordano, riportando i valori di 700 mmo 750 mm]. Tale "ferrovia da campo" (gli austriaci chiamavano "'Feldbahn" tale tipo di infrastrutture) seguiva il percorso originario Ponte della Priula-Pieve di Soligo proseguendo poi su Follina (ricalcando con ciò l'originario progetto della "Veneta") e Revine Lago; una breve diramazione consentiva di raggiungere l'abitato di Falzè di Piave





Ma gli antichi cultori del buon gusto non potevano non fare una tappa a due protagonisti de Le Vie del Gusto. Anzitutto a Mosnigo, al Salumificio Spader.



La caratteristica particolare di questa Azienda è che non si è concentrata sugli insaccati, come ci si aspetterebbe da un’industria salumiera, ma si è specializzata nella cottura di grossi pezzi di carne da affettare; ha quindi scelto come proprio target principale quello dei rivenditori (rosticcerie, salumerie, ristoratori).

Porchetta alla Trevigiana

Una scelta coraggiosa che ha avuto grande successo, poiché i rivenditori hanno riconosciuto la grande qualità di questa produzione, che rispetta le tradizioni venete, pur con qualche doveroso excursus nella tradizione del Lazio (ad esempio la Porchetta alla Romana, che fa bella compagnia a quella tradizionale Trevigiana e alla Porchetta Arrosto, o il Guanciale all’Amatriciana, anch’essa affiancata a quella tradizionale, nelle versioni dolce, affumicata, aromatizzata al pepe e aromatizzata al peperoncino; ce n’è per tutti i gusti!).

Forse può meravigliare la proposta della Porchetta alla Trevigiana (che tra l’altro ha un grande successo!) in quanto si pensa che sia un piatto solo romano o comunque del Centro Italia. Invece è documentata come specialità trevigiana fin dal 1919, quando fu proposta da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso. “ (Gianluigi Pagano)



Poi, se ci spostiamo nei Colli di Colfosco, potrete sorseggiare un buon bicchiere alla azienda agricola Ceotto, che segue i progetti e le iniziative di FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), che Borghi d'Europa ha sempre seguito con attenzione.