sabato 9 novembre 2019

Una ferrovia attraverso le Valli del Natisone da matajur.com



Le Valli del Natisone, all'inizio del secolo scorso, erano percorse da una linea ferroviaria. Questa linea, a scartamento ridotto, congiungeva Cividale del Friuli con Caporetto. La partenza del trenino da Cividale del Friuli, avveniva dalla località  "Barbetta"; l'arrivo era inizialmente a Sužid (qui siamo già in Slovenia, allora Impero Austro Ungarico). Il fatto che la linea ferroviaria terminasse in un paesino così piccolo come Sužid era giustificato da problemi di natura militare. La ferrovia fu costruita nel corso della Prima Guerra Mondiale, inizialmente per esigenze militari, per cui era pericoloso avvicinarsi troppo alla linea del fronte. La linea del fronte già dopo pochi mesi di guerra si era fissata in modo abbastanza stabile su quello che veniva chiamato "Tolminski Most o Testa di ponte di Tolmino". Questo fronte andava da Tolmino verso il Mrzli Vrh e verso il Monte Nero il quale dal mese di giugno del 1915 era però saldamente in mano agli Italiani. Pure il fiume Natisone verrà attraversato più volte dalla traccia ferroviaria. Bisogna dire che dei ponti ferroviari di allora, oggi non ne esiste neppure uno.





Qui vediamo l'ultimo tratto dove la ferrovia costeggia il fiume Natisone. Siamo poco prima della frazione di Robič, in Slovenia
In questo punto la ferrovia scorre tra il fiume e la strada.

 Ecco il treno al capolinea. Il paese sullo sfondo è Kred; in alto a sinistra Potoki. Dopo la fine del primo conflitto mondiale, l'Italia occupa militarmente questi territori e costruisce ancora un tratto di linea della lunghezza di 2.900 metri per raggiungere Caporetto.
 
Alla fine della guerra e dopo il completamento di un ulteriore tratto da  Sužid a Caporetto, la linea fu adibita a servizio civile. Venne data in gestione alla ditta Eredi Binetti di Cividale del Friuli che la tennero dal agosto del 1921 all'agosto del 1932. Dopo quella data la tratta venne chiusa e abbandonata definitivamente perché non redditizia. Nel periodo di funzionamento erano attive tre corse giornaliere per ogni senso di marcia. Queste toccavano 16 stazioni e precisamente: Barbetta, San Guarzo, San Quirino, Vernasso, San Pietro al Natisone, Sorzento, Ponteacco, Tiglio, Brischis, Pulfero, Loch, Stupizza, Poiana, Robič, Sužid, Kobarid-Caporetto.
Dalla partenza da Cividale del Friuli il treno si dirigeva verso le Valli del Natisone con un percorso simile a quello dell'attuale strada statale. Giunto a Ponte San Quirino, proseguiva verso Vernasso e qui attraversava una prima volta il fiume Natisone su un ponte parallelo a quello attuale dirigendosi verso est, attraversando cosi la prima parte del paese di San Pietro al Natisone. Poi proseguiva lungo la valle a ridosso della montagna su un percorso a tratti rialzato e costruito appositamente anche per evitare le piene del Natisone. Lungo questo percorso il treno attraverserà anche qualche piccolo tratto in galleria.



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